Narrativa

Come dice il termine stesso, narrativa è narrare (e quindi raccontare) storie fantastiche o reali/ realistiche di personaggi veri o fittizi.

I miei racconti si basano sempre sulla realtà perché questa rientra, con i suoi casi spesso umanamente dolorosi, nelle mie sicure priorità. Ma la vita presenta tante sfaccettature e quindi…lasciamo spazio anche alla gioia e all’allegria!

 

OPERE


STORIE COSI’

storie_cosi_1Quest’opera di racconti è stata pensata inizialmente per le donne che, in questa nostra società tanto avanzata, devono ancora terminare un viaggio (da lungo tempo intrapreso) di riscatto della propria libertà e della propria dignità.

E se tante donne sono riuscite ad affrancarsi, per capacità personali o per le favorevoli condizioni della propria vita, molte permangono ancora in uno stato di necessità e d’inferiorità per ovvi e vari motivi.

E quindi, alla luce di questa idea, il libro avrebbe dovuto chiamarsi “Racconti di donne così”: nel quale così starebbe ad indicare la semplicità delle storie comuni a molte donne.

Ma, nel prosieguo della narrazione, ho ritenuto che non fosse opportuno limitare gli argomenti in modo tale da escludere da questo messaggio la presenza maschile, pur così importante in alcune situazioni.

E così, se è vero che spesso la donna è subordinata e sottomessa, è anche vero che la bontà e la prevaricazione possono albergare sia in cuori femminili che in quelli maschili e allora tutto dipende da situazioni o norme sociali che ancora predominano e obbligano i soggetti meno forti e meno fortunati a piegarsi o a soccombere.

 

TUTTI A SCUOLA CON ME

“Tutti a scAnna Maria Bonamoreuola con me” nasce dalle personali esperienze scolastiche dell’autrice che risalgono ad anni passati, ma non remoti, e che hanno rappresentato una tappa importante del suo vissuto, lasciandole ricordi particolari capaci di arricchire la sua figura e il suo ruolo di insegnante di Lettere Classiche.

Le storie narrate in questo libro sono reali e obiettive e, anche se i nomi dei protagonisti sono di pura fantasia, qualche ex alunno, se leggerà il libro, forse si riconoscerà in esse.

Si tratta di storie di quotidianità scolastica, con le relative incombenze (compiti in classe, scrutini…), ma anche di rapporti con alunni che, nella fase delicata della loro adolescenza, interagiscono in maniera problematica con l’autorità, costituita da insegnanti, dirigenti, genitori.

Vi si trova anche l’alunno timoroso che deve crescere nella sua autostima o che è capace di grande sensibilità: nel racconto sono inseriti brani di poesia nati dalle menti più acute, come prova delle capacità e dell’intelligenza di giovani tutt’altro che superficiali.

Alcuni episodi si possono ritenere ormai trascorsi ed esauriti nel tempo, ma le esperienze narrate sono così vive nel ricordo da costituire un eterno presente di cui usufruire ancora.

È questa la vera ricchezza, non solo culturale, che la scuola, intesa come un insieme di componenti vive e vitali, le ha realmente donato.